giovedì 24 settembre 2009

COME LE ROSE HANNO LE SPINE LA NOSTRA AMICIZIA NON AVRà MAI FINE

martedì 22 settembre 2009

TRAMA MONDO DI PATTY PUNTATA 79


LA SOLITA ANTONELLA
Bianca dice a Leandro di aver perso il suo bambino a causa della sofferenza provocata dall’incidente di Antonella. Antonella accusa Patty di essere la causa dell’incidente e per averle proposto di uscire quel pomeriggio. Carmen rimane sorpresa quando “Federico” non la saluta.
Patty va da Giusy e Tamara e racconta loro che Antonella la ha accusata di portare sfortuna. A scuola, in teatro, entra Patty ed una stufetta le va addosso, così Pia la accusa di portare sfortuna. Leandro guarda le radiografie di Antonella e le dice che forse potrà camminare di nuovo. Antonella prova a muovere le gambe, ma inutilmente. Leandro le promette di prendersi cura di lei. Carmen rimprovera Pia, Luciana e Caterina per aver detto a Patty che porta sfortuna. Le Divine dicono ad Emilia e Chico di non voler essere nella stessa classe con Patty, perché è un uccello del malaugurio.
Antonella dice a Bianca di voler continuare a fingere di non poter camminare fino a quando lei e Leandro non si fossero rimessi insieme. Matias propone ad Antonella di tornare insieme, lei accetta e lui la bacia. Antonella mette Ines contro Patty e Carmen. Patty torna felice non appena viene a sapere da Ashlen che Antonella potrà camminare di nuovo. Fabio racconta a Nicolas che suo padre morì in un incidente, e lui non ha mai avuto la possibilità di vederlo: pensa però che in realtà sia ancora vivo. Leandro dice a Carmen che Bianca ha perso un figlio: lei gli confessa che Bianca non ha mai aspettato un bambino.

NON CHIEDERE LA LUNA ABBIAMO LE STELLE.....

lunedì 21 settembre 2009


Riesco a scrivere le linee più tristi stanotte Scrivere, per esempio: "La notte è in frantumi, e brivido, blu, stelle, molto lontano. " Il vento della notte gira nel cielo e canta. Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Io l'ho amata ea volte anche lei mi amava. Nelle notti come questa l'ho tenuta tra le mie braccia. Mi baciò di nuovo e di nuovo sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato, a volte l'ho amata. Non amare i suoi grandi occhi fissi. Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Non credo. A sentire che ho perso. Sentire la notte immensa, più immensa senza di lei. E il verso scende sull'anima come la rugiada di erba. Non importa che il mio amore non poteva mantenere. La notte è stellata e lei non è con me. That's all. Lontano, qualcuno canta. Lontano. La mia anima è persa senza di lei. Come il mio sguardo per osservare più da vicino. Le mie ricerche cuore per lei, e lei non è con me. La stessa notte che sbianca gli stessi alberi. Noi, allora, non sono più gli stessi. Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata. La mia voce cercato il vento per toccare l'orecchio. De otro. Sarà d'un altro. Come i miei baci prima. La sua voce, il suo corpo di luce. I suoi occhi infiniti. Io non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora. L'amore è così breve e così lungo l'oblio. Perché in notti come questa l'ho tenuta tra le mie braccia, La mia anima è persa senza di lei. Anche se questo è l'ultimo dolore che mi fa, e questi sono gli ultimi versi che scrivo.

domenica 20 settembre 2009

AMORE


Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.Come poter non amarti se per questo devo amarti.Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco

sabato 19 settembre 2009




PANAMA, MOSTRO DEL LAGO
SPAVENTA I BAMBINI: UCCISO.



A Panama, nei pressi di Cerro Azul, una specie di creatura mutante è emersa dalle acque di un lago, risalendo da una grotta e spaventando un gruppo di bambini che giocava nei paraggi. Un essere strano, quasi gommoso, vagamente somigliante alle creature del Signore degli anelli, tanto da essere soprannominato Gollum dai giornali inglesi. I bambini hanno raccontato che la creatura aveva iniziato ad arrampicarsi sulle rocce e che si stava dirigendo verso di loro: così, spaventati, l'hanno attaccata prima con dei sassi e poi con un bastone, uccidendola. I genitori dei ragazzi, sentendo la storia, non hanno preso sul serio il loro racconto, pensando che fosse frutto della loro fantasia: quando però hanno visto il corpo del 'mostro', sono rimasti stupefatti. Le foto, che vi mostriamo, in effetti ritraggono uno strano animale, mai visto prima: secondo uno zoologo, Jacob Arauz, il Gollum potrebbe essere nient'altro che una mutazione di un bradipo

per te non ce piu spazio


Quante lacrime sul mio voltotante volte sono venute giùfiumi in piena di ricordiverso una foce che non esiste più.Quanti giorni sono passatida quando ridevamo su di lei,quella ragazza,la ragazza del nostro “lui”.Quanti scherzi abbiamo fatto,e tante le emozioniche abbiamo condiviso in un solo brivido.Tanti messaggi e chiamate persefatte a volte senza senso,a volte per ritrovare un sorriso.Io il mio sorriso è da un po' che l'ho perso...L'avrò dimenticato con te in qualche cassetto.

venerdì 18 settembre 2009

puntata77-76 patty trama

Andres si presenta a Carmen e Dorina come “Federico”, il fratello gemello del defunto Andres. Matias va da Antonella all’ospedale e le dice che lui la sta aspettando e le da un bacio sulla fronte. Al telefono, Nicolas chiede al carcere di parlare con il padre di Antonella per comunicargli che sua figlia è ricoverata. Luciana e Caterina vanno nella stanza di Antonella per dirle che loro la aspettano e che Patty pagherà per ciò che ha fatto.
Bianca leva di mano il telefono a Nicolas prima che lui possa dire qualcosa e lo avverte di stare attento a ciò che fa. Sconcertata per quello che è accaduto ad Antonella, Caterina dice alle Popolari di voler tornare tra le Divine. Patty va in ospedale e parla ad Antonella ricordandole i momenti vissuti insieme; lei muove la mano e Patty corre fuori dalla stanza mentre Antonella apre gli occhi.continua.......
PUNTATA76:
Carmen riprende conoscenza, si accorge che Antonella è a terra e si mette a cercare aiuto. Leandro sbatte Fito e Nicolas fuori di casa. Chico ed Emilia sentono Germano dire ad Ines che “Francesco Ginobili” è in una squadra di basket in Russia.
Carmen chiama Bianca e le racconta dell’accaduto: Bianca si precipita preoccupata da Antonella. L’uomo dice a Paolo di pagarlo, ma lui gli nega i soldi poiché ha investito sia Carmen che Antonella. Alla clinica di Leandro, Bianca incolpa Carmen e Patty dell’accaduto: loro negano ogni accusa. Patty e Carmen raccontano dell’accaduto alle Popolari e alle Divine.
Ashlen confida a Carmen di sospettare che Bianca abbia chiesto a qualcuno di investirla, e che per sbaglio, questo “qualcuno” abbia colpito anche Antonella. Matias cerca di convincere Patty che non è stata lei la causa dell’incidente. Quando Bianca viene a sapere che è tutta opera di Paolo, gli dice di andarsene per sempre. I ragazzi ricordano tutti i momenti vissuti con Antonella. Dorina riferisce a Carmen della morte di Andres. Patty entra nella camera ospedaliera di Antonella e prega Dio affinché la aiuti e le lascia un santino sotto il cuscino. Chico propone a tutti quanti di cantare affinché Antonella guarisca: inoltre dice a Germano di essere un bugiardo per ciò che ha detto ad Ines. Al cimitero, Andres si presenta a Dorina e a Carmen e chiede loro se erano amiche di suo fratello. Patty infine, promette a Dio di non cantare mai più in vita sua se Antonella fosse tornata in salute.
: The new Rome mourns killed in Nasiriyah In the basilica of S. Maria Maggiore Mass for the repose of the victims led by the ordinary military Bagnasco (pictured) by Federico CifelliAveva 37 years, Carlo De Tritium, the chief marshal of the Carabinieri in service from 1999 to the mobile core of the provincial command of Rome, near the barracks Avenue of the Indian Ocean, the Torrino killed yesterday morning by a bomb along with 2 other fellow Italians and a Romanian military along a road south west of Nasiriyah. Li pointed out this morning in a memorial celebration in the basilica of Santa Maria Maggiore, the Military Ordinary for Italy Angelo Bagnasco. Mass planned for some time to celebrate the 145th anniversary of the Italian Army, that following the events of Nasiriyah was dedicated to soldiers who have died in Iraq over and De Tritium, the Army captain and Nicola Ciardarelli Superintendent of Police Franco Lattanzio, along with Corporal Romanian Anku Bogdam. "Silence - said Msgr. Bagnasco - surrounds us and makes us attentive listeners to the mystery of life and death: a silence full of deep respect and gratitude for the sacrifice of the victims and the sorrow of those who, relatives, colleagues, friends, now bear a heavier burden heart. Hope to "continue the journey of life," continued the Military Ordinary, is by the word of Christ, the certainty that "nothing good accomplished will be lost and no piece of generosity, selflessness and sacrifice will be wasted." In the great family of peoples "everyone is called to contribute to the hunger of the hungry for truth, justice, bread, peace, but duty is unique and compelling. And in this Choral responsibility everyone participates, not a few times in history, with the supreme sacrifice of life. But nothing will be lost: nothing good that comes with dedication and humility. The sacrifice of the fallen soldiers of yesterday and today is the vivid and unparalleled contribution to a better humanity and for world peace. "Among those killed in yesterday's mind runs immediately to the other Italians killed in Nasiriyah always, in ' scope of that mission of peace, on 12 November 2003. 'The strategy pursued with fierce determination of death by terrorists - was read yesterday in an article in L'Osservatore Romano - continues to sow grief and cause pain and anguish among the families of the victims. In the face of this calamitous event will require the new requirement, which invests primarily responsible for the fate of humanity, to find the appropriate political and diplomatic means to resolve the serious crisis in Iraq as soon as possible. " "Deep pain" and "firm condemnation" for the new act of violence even in the telegram sent to Mgr. Bagnasco Vatican Secretary of State Angelo Sodano on behalf of the Holy Father. The attack yesterday morning, the text reads, "in addition to other actions perpetrated atrocities in Iraq is yet another obstacle on the path of harmony and renewal of that troubled land." Benedict XVI expressed his closeness and then to families and Italian and Romanian armed forces, as well as their respective national communities, sending his encouragement to the soldiers "engaged in the arduous task in the service of that population so proved." Condolences were also expressed President Ciampi, the outgoing chairman of the House and Senate and all top government figures. The military, especially the policemen stationed at the barracks in Rome Torrino who mourn his colleague and his friend Charles De Tritium, went even embrace the capital, led by Mayor Veltroni, who yesterday morning with President of the Region Marrazzo visited at the Indian Ocean Avenue to witness the grief of the Capitol. "Together we will find a way to remember your colleague," Veltroni promised, stressing that "today more than yesterday's uniform is for the citizens is synonymous with safety and psychological support to help them live more serene." And later, in the special session of City Council convened in the Capitol which was also attended by the President of the Province Gasbarra together with the entire regional council, added: "Faced with the deaths of these children, the duty of the country is that of ' unity. Board in the classroom, the banners of the Municipality, Province and Region draped in mourning, as marked by the mourning was for the whole day yesterday, the seat of the Province at Palazzo Valentini. Flags at half mast even in the barracks of the wireless, where yesterday morning colleagues De Tritium prayed together at the Army chaplain, Father Gabriele Castelli. "It's a painful day for all of us - the agency Ansa said the commander of the nucleus, the largest Luigi Grasso -. We shook the families, let us strength in his memory. Marshal chief Tritium - he added - was an extremely serious and reserved, with a great cultural and human and high professionalism. " So much so that he also learned Arabic in order to be more useful to those people who tell my colleagues in the barracks, "he was happy to serve." The return of remains of Italian soldiers at Ciampino airport is scheduled for tomorrow afternoon, when the funeral, they know by the staff of Defense, should be celebrated, also in the capital, on the morning of Tuesday 2 May. Meanwhile, always serious, but stable, conditions of the other Italian wounded in the attack, Sergeant Henry Frassanito, the Army sergeant, civilian hospital in Kuwait City with burns over 40% of the body.


: Roma piange i nuovi caduti di Nassiriya
Nella basilica di S. Maria Maggiore la Messa di suffragio per le vittime presieduta dall'Ordinario militare Bagnasco (nella foto) di Federica CifelliAveva 37 anni, Carlo De Trizio, il maresciallo capo dei Carabinieri in servizio dal 1999 al nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Roma, presso la caserma di viale Oceano Indiano, al Torrino, ucciso ieri mattina da una bomba insieme ad altri 2 colleghi italiani e a un militare rumeno lungo una strada a sud ovest dell’abitato di Nassiriya. Li ha ricordati questa mattina in una celebrazione di suffragio nella basilica di Santa Maria Maggiore l’Ordinario militare per l’Italia Angelo Bagnasco. Una Messa in programma già da tempo per celebrare il 145° anniversario di fondazione dell’Esercito italiano, che in seguito ai fatti di Nassiriya è stata dedicata ai militari deceduti in Iraq: oltre e De Trizio, il capitano dell’Esercito Nicola Ciardarelli e il maresciallo dei Carabinieri Franco Lattanzio, insieme al caporale rumeno Anku Bogdam. «Il silenzio – ha osservato mons. Bagnasco - ci avvolge e ci rende attenti ascoltatori del mistero della vita e della morte: un silenzio intriso di profondo e grato rispetto per il sacrificio delle vittime e per il dolore di chi, parenti, colleghi, amici, da oggi porterà un fardello più pesante nel cuore». La speranza per «continuare il cammino della vita», ha continuato l’Ordinario militare, viene dalla parola di Cristo, dalla certezza che «nulla del bene compiuto andrà perso; nessun frammento di generosità, di altruismo, di sacrificio sarà sprecato». Nella grande famiglia dei popoli «ognuno è chiamato a concorrere alla fame di chi ha fame di verità, giustizia, pane, pace, ma il dovere è unico e impellente. E in questa corale responsabilità ognuno partecipa, non poche volte nella storia, con il sacrificio supremo della vita. Ma niente andrà perduto: niente del bene che viene offerto con dedizione e umiltà. Il sacrificio dei militari caduti, di ieri e di oggi è parte vivissima e contributo ineguagliabile per un'umanità migliore e per un mondo di pace».E fra i caduti di ieri la memoria corre immediatamente agli altri italiani uccisi sempre a Nassiriya, nell’ambito della stessa missione di pace, il 12 novembre del 2003. «La strategia di morte perseguita con feroce determinazione dai terroristi – si leggeva ieri in un articolo de L’Osservatore Romano – continua a seminare lutti e a causare dolore e strazio tra i familiari delle vittime. Di fronte a questo nuovo luttuoso avvenimento si impone l’esigenza, che investe anzitutto i responsabili delle sorti dell’umanità, di trovare gli adeguati strumenti politici e diplomatici per risolvere quanto prima la grave crisi irachena». «Profondo dolore» e «ferma riprovazione» per il nuovo atto di violenza anche nel telegramma inviato a mons. Bagnasco dal segretario di Stato Vaticano Angelo Sodano a nome del Santo Padre. L’attentato di ieri mattina, si legge nel testo, «aggiungendosi ad altre efferate azioni perpetrate in Iraq costituisce un ulteriore ostacolo sulla via della concordia e della ripresa di quel tormentato paese». Benedetto XVI manifesta quindi la sua vicinanza alle famiglie e alle forze armate italiane e rumene, oltre che alle rispettive comunità nazionali, inviando il suo incoraggiamento ai militari «impegnati nell’arduo compito a servizio di quella popolazione così provata».Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Repubblica Ciampi, dai presidenti uscenti di Camera e Senato e da tutte le più alte cariche istituzionali. Ai militari, e in particolare ai carabinieri di stanza a Roma nella caserma del Torrino che piangono il collega e l’amico Carlo De Trizio, è andato anche l’abbraccio della Capitale, portato dal sindaco Veltroni, che ieri mattina insieme al presidente della Regione Marrazzo si è recato presso la struttura di viale Oceano Indiano per testimoniare il cordoglio del Campidoglio. «Troveremo insieme un modo per ricordare il vostro collega», ha promesso Veltroni, sottolineando che «oggi più che ieri la divisa è per i cittadini sinonimo di sicurezza e rappresenta un sostegno psicologico che li aiuta a vivere più sereni». E più tardi, nella seduta straordinaria del consiglio comunale convocata in Campidoglio alla quale ha partecipato anche il presidente della Provincia Gasbarra insieme all’intera giunta regionale, ha aggiunto: «Di fronte alla morte di questi ragazzi, il dovere del paese è quello dell’unità». Nell’aula consiliare, i gonfaloni di Comune, Provincia e Regione listati a lutto, così come segnata dal lutto è stata per tutto il giorno di ieri la sede della Provincia a Palazzo Valentini. Bandiere a mezz’asta anche nella caserma del Radiomobile, dove ieri mattina i colleghi di De Trizio hanno pregato insieme al cappellano dell’Arma, don Gabriele Castelli. «È una giornata dolorosa per tutti noi – ha dichiarato all’agenzia Ansa il comandante del nucleo, il maggiore Luigi Grasso -. Ci stringiamo ai familiari, cerchiamo di farci forza nel suo ricordo. Il maresciallo capo De Trizio – ha aggiunto – era una persona estremamente seria e riservata, con un alto spessore culturale e umano e un’alta professionalità». Tanto che aveva anche imparato l’arabo per poter essere più utile a quella popolazione che, raccontano i colleghi della caserma, «era contento di poter servire». Il rientro delle salme dei militari italiani all’aeroporto di Ciampino è previsto per domani pomeriggio, mentre i funerali, fanno sapere dallo stato maggiore della Difesa, dovrebbero essere celebrati, sempre nella Capitale, la mattina di martedì 2 maggio. Sempre gravi intanto, ma stazionarie, le condizioni dell’altro italiano rimasto ferito nell’attentato, il maresciallo Enrico Frassanito, sottufficiale dell'Arma, ricoverato nell'ospedale civile di Kuwait City con ustioni su circa il 40% del corpo.

AMORE INCOMPRESO


NON SO COME DIRTELO E SICERAMENTE NON CI HO MAI PROVATO VOLEVO DIRTI IN TUTTI I MODI PERò CHE TI AMO!!SPERO TU MI CAPISCA IO INTANTO STARò QU AD ASPETTARTI!















la danza un'altra mia passione

giovedì 17 settembre 2009